venerdì 10 gennaio 2014

Crostata di mele di San Silvestro


Buonasera, bonsoir,
kifak, Ça va? Che nel Paese in cui vivo adesso significa: "come stai?"
Eh si perche' da poco la piccola cuoca ha varcato i confini italiani!
Quando vivi all' estero, specialmente in Medio Oriente, non fai altro che pensare al fatto che vivi all' estero e non dimentichi mai di essere italiano, neanche per un secondo, perche' qui il 70% di quanto vali sta nella tua nazionalita'.
A me piace questa cosa, perche' per la prima volta ho iniziato a rivalutare positivamente il mio essere italiana, la mia mentalita' italiana, i miei lineamenti italiani, i miei vestiti italiani, il mio accento italiano quando parlo inglese e tante belle cose che prima davo per scontate. Ovviamente tra tutti, l'aspetto di me piu' italiano e coinvolgente e' il saper cucinare, ed io, di questo grande sapere ne sto facendo il mio biglietto da visita. Mi sento come una piccola ambasciatrice del nostro amato Bel Paese!
Amo quando i nuovi conoscenti s'interessano e si entusiasmano davanti ai racconti gastronomici della nostra cultura, quando mi chiedono di fare la pizza ed il pesto homemade, quando scoprono che nella carbonara non ci va la panna e si autoinvitano a cena a casa mia, speranzosi di mangiare il miglior cibo della propria vita. Cosi', ancora per l'ennesima volta schizzo ai fornelli felice e faccio il meglio di me, per vedere gli amici, gli ospiti, i commensali, sorridere e godere del potere del cibo MadeinItaly!
La torta di mele di San Silvestro, l'ho inventata a caso, correndo, perche' non si puo' festeggiare il Capodanno senza un gateau (come direbbero sempre qui) e ne posto qui la semplice ricetta perche' ha riscosso gran successo e sarei felice se anche voi, amici lettori, possiate ottenere lo stesso risultato.

Ingredienti:
Pasta frolla confezionata con:
500 gr di farina 00
200 gr di zucchero
200 gr di burro
2 uova intere
1 tuorlo
1 buccia di un limone
1 gr di sale fino
1 pizzico di bicarbonato di sodio
Condimento:
400 gr di marmellata di albiccoche
2 mele a buccia rossa
Acqua q.b
Succo di un limone
3 gr di cannella
2 cucchiaini di zucchero di canna

Procedimento
Fare una fontana di farina e mettere al centro lo zucchero, il burro tagliato in pezzi di media grandezza, le uova, la buccia grattuggiata del limone, 1 gr di sale ed un pizzico di bicarbonato di sodio. Mescolare velocemente per rendere uniforme l'impasto senza riscaldarlo troppo col calore delle mani, proteggerlo con carta cellophane e lasciarlo riposare in frigo per 30 minuti.
Portare ad ebollizione un pentolino d'acqua.
Lavare le mele accuratamente e tagliarle in fettine sottili seguendone l'andamento circolare, privandole innanzitutto del torsolo e dei semi.
Sbollentare per 30 secondi le mele e condirle con in succo del limone, la cannella e due cucchiaini di zucchero di canna. Lasciare macerare le mele nel loro condimento fino a quando si saranno raffreddate.
Foderare con del burro morbido una teglia tonda da 22 cm di diametro e spolverarla con della farina per renderla antiaderente.
Stendere la frolla in uno strato da 2 cm e posizionarla sul fondo della teglia, facendo aderire bene con le mani.
Versare sulla frolla la marmellata di albicocche e posizionare le fettine di mela a raggiera, partendo dall'esterno e procedento verso l'interno.
Cuocere la torta per circa 30' minuti a 170 gradi. Sara' pronta quando la frolla ai bordi apparira' color nocciola chiaro e le mele saranno caramellate.
Lasciare raffreddare e goderne del gran sapore, immaginando di essere in una baita di montagna, pronti per stappare una buona bottiglia di Franciacorta!
Ovviamente nessuno vieta che si mangi a colazione oppure, ancora meglio, al pomeriggio in pausa studio con una tazzona di the'.

Enjoy!





venerdì 1 giugno 2012

Muffins al cioccolato fondente trallalà


Ma che bello ricordarsi di avere un blog ogni tanto!A dire il vero lo ricordo ogni giorno  come ricordo tutta la miriade di cose che ho da fare e quindi mi scoraggio e non scrivo ma per cucinare trovo sempre lo spazio e il tempo! A questo proposito caccio qui questi fantastici Muffins al Cioccolato Fondente che ho preparato qualche settimana fa mentre ero a casa dei miei e avevo voglia di calmare gli animi regalando squisitezze ai parenti. In effetti se ci penso in una settimana mi sono data ben da fare, dalle super torte salate estive ai carciofi, zucchine e chi più ne ha più ne metta  fino alle tagliatelle fatte in casa.
 I muffins sono un status symbol oramai, sono famosi in tutto il mondo, molti si cimentano nella loro preparazione e tutti più o meno una volta nella vita si sono fiondati da Starbucks per assaggiarne un pezzo. Non tutti però sanno che i muffins non sono americani ma inglesi, che la parola muffin deriva dall'antico termine francese mouflet che sta a significare morbido come il pane e che si differenziano dagli altri tipi di tortini, cupcakes e simili perchè la loro preparazione prevede il mescolamento di una fase liquida con una fase solida che è la chiave per renderli morbidissimi. Ora detto questo, ogni volta che preparerete dei muffins avrete un'idea più precisa di cosa mettete in pentola e magari potrete affascinare i vostri commensali raccontando questi piccole curiosità!
Ma non perdiamoci troppo in chiacchiere e passiamo alla parte pratica...


Ingredienti
300 gr di farina
85   gr di zucchero

150 gr di latte
100 gr di burro
 2 uova
 pizzico di sale
1 bustina di lievito
q.b di cioccolato fondente 


Procedimento
Riscaldare il latte in un pentolino a fuoco basso per circa un minuto. Aggiungere al latte le uova, il burro e montare con una frusta elettrica ma va bene anche usare una frusta manuale se si ha buon polso. In una ciotola setacciare la farina con lo zucchero, il pizzico di sale e il lievito. Incorporare la fase solida (delle farine)  alla fasce liquida e aggiungere in ultimo dei pezzettoni di cioccolato fondente abbastanza grandi perchè in questo modo restano compatti durante la cottura e diventano croccanti quando il muffin è freddo!
Mettere il composto negli appositi stampini, io ne ho scelti di colorati in carta ma vanno bene ance quelli in stagnola. Infornare a 180* per 30 minuti!
Good Luck!

sabato 7 gennaio 2012

Gallette di riso


Quante volte, noi donne alle prese con la dieta, con la lotta ai grassi e con la distruzione degli strati adiposi, siamo andate al supermercato per acquistare quelle cose secche e prive di sapore, chiamate gallette di riso? Beh, non lo dirò. Non su questo blog!
Purtroppo, le gallette non ci hanno salvato dal crudele destino di assumere calorie ma ci hanno solo fatto provare la sensazione di mangiare il cartone, no anzi meglio, il polistirolo! 
Mi sembra il caso di correre ai rimedi e di scegliere quindi qualcosa che sia commestibile, salutare (forse), bello a vedersi, ma in ogni caso COMMESTIBILE.
A me mangiar sano piace, sentirmi leggera anche, ma fare il calcolo delle calorie e legarmi le mani per non mettermi ai fornelli: NO, NO e poi NO!
Quindi, dato che oggi è una giornata piena di sole e mi sento allegra, preparerò qualcosa che rispecchi il mio umore!

Ingredienti
Riso basmati
Uova (solo tuorlo)
Cipolla
Sale
Pepe
Parmigiano
Olio di arachidi
Una manciata di piselli
2 rape rosse di media grandezza
Un pizzico di zafferano
Curry

Procedimento:
Bollire il riso in abbondante acqua salata ed una volta pronto metterlo a raffreddare. Cuocere i piselli in padella con un filo d'olio,salare e centrifugare con un goccio d'acqua. Centrifugare le rape a crudo e setacciare la polpa ottenuta. Dividere il riso in 3 ciotole.  Nella prima ciotola aggiungere  al riso, la crema di piselli, un tuorlo, sale, pepe e parmigiano. Nella seconda ciotola versare il passato di rape, il pepe, la cipolla tagliata finemente, un tuorlo, pepe e parmigiano. Nella terza, un cucchiaino di burro, un pizzico di zafferano, curry per colorare di giallo, sale, pepe, un tuorlo e parmigiano. Far riposare i 3 composti per 30 minuti.
Stendere su carta forno i composto, formando uno strato di 2 cm. Ricavare dei cerchi simili alle gallette con un bicchiere. (io ho usato il bicchierone da mojito!!), fare molta attenzione a non rompere le gallette perchè sono delicate. Mettere tutto su di una teglia, condire con olio ed infornare per 10 minuti. Aspettare che si sia formata una crosticina croccante. Servire con formaggi, salumi, creme alle spezie etc etc etc.
PS: io ho optato per la fritturina leggera leggera in padella ma se volete seguire la moda....




domenica 27 novembre 2011

Croquetas de Chicaros


La mia testa è un turbine di immagini, fotografie di cibo, spezzoni di film, pubblicità e ritagli di riviste di cucina;  spesso mi ritrovo con le mani ai fornelli con la voglia di rendere reale un mio pensiero, un mio ricordo. Questa ricetta nasce proprio da un flash improvviso: io e la mia mamy in viaggio a Madrid, in giro per i bars ( che nella capitale spagnola sono in diretta proporzione con il numero degli abitanti!!!!) a magnare e bere sangria, a vedere musei e parchi. Ho un piacevole ricordo di Madrid, quando penso a quel viaggio, mi viene in mente un senso di libertà; libertà di pensiero, colori, persone, mille persone che camminano per strada,  bars gremiti  che offrono tapas, bocadillos de calamares  e croquetas de jamon! Proprio le croquetas de jamon iberico mi hanno ispirata, per cui mi sono ritrovata a cercare di riprodurre qualcosa di simile in vegetarian style, un pò più leggero e meno besciamelloso. Il risultato è stato: crocchette di piselli o in questo caso "Croquetas de Chicaros"

Ingredienti
Una manciata di piselli
q.b di olio d'oliva
q.b di olio di arachidi
2 cucchiai di formaggio caprino a pasta morbida
1 patata
1 tuorlo d'uovo
q.b di pan grattato
q.b di sale
q.b di pepe

Procedimento:
Cuocere i piselli in padella con l'olio e contemporaneamente bollire la patata. Mettere tutto in una ciotola e aggiungere al composto il tuorlo d'uovo e il formaggio caprino. Mescolare energicamente. Condire il composto con sale e pepe. Dare la  forma di piccole palline e passarle nel pan grattato. Friggere in olio bollente. Accompagnare con una cremina fatta montando il caprino con peperoncino, olio e origano.

venerdì 25 novembre 2011

Lasagnette di zucca, caprino e aceto balsamico

Da quando sono diventata una piccola giornalista in erba, scrivere di ricette, cibo, vino e quant'altro è diventato ancora di più uno spasso. Eh si, puoi confrontare il tuo lavoro con quello di altri scrittori, puoi contribuire alla diffusione di informazioni sul mondo dell'enogastronomia e ricevere 224543453344 critiche costruttive al giorno.Come in ogni cosa c'è però il lato oscuro della medaglia (zan zan zà): non avere tempo per fare nient'altro. Ad ogni modo, nonostante mi pianga addosso per questo motivo ogni santo giorno, non ho alcuna intenzione di chiudere questo blog; scriverò anche poco, velocemente e di rado ma per lo meno "in pillole" do sfogo alla mia passione.
Oggi infatti, in una giornata soleggiata di Novembre vi propongo una cosa simpatica a base di zucca. Personalmente penso che la zucca sia una cosa troppo fantastica da lasciar perdere nel periodo invernale, solo perchè decorticarla e togliere i semi è una cosa noiosa. Certo è noioso, una palla mortale, ma l'incredibile scioglievolezza della zucca fa dimenticare tutte le sofferenze della mise en place. Arriviamo al dunque.

Ingredienti
300 gr di zucca
200 gr di besciamella
150 gr di formaggio caprino a pasta morbida
100 gr di mozzarella di Bufala Campana
2 cucchiaini di miele
2 foglie di basilico
2 bacche di ginepro
q.b di pasta fresca per lasagne
q.b di aceto balsamico di Modena I.G.P
q.b di olio, sale, pepe

Foto di S. De Leonardis
Procedimento:
Tagliare della zucca a cubetti e condirla con sale, pepe, aromi e un filo di miele. Cuocere  la zucca  in forno a 200 C° per circa 15 minuti. Preparare una besciamella leggera e frullarla con la zucca cotta.  Aggiungere al composto del formaggio caprino non stagionato per ottenere un composto denso. Cuocere la pasta delle lasagne in acqua bollente. In una pirofila alternare uno strato di pasta un cucchiaio di crema di zucca, mozzarella di bufala e basilico. Cuocere tutto in forno a 200 C° fino ad ottenere uno strato superficiale croccante. Condire con una riduzione di Aceto Balsamico di Modena DOP e ginepro ottenuta riscaldando l’aceto in un bollitore per 5 minuti.


sabato 1 ottobre 2011

Il buon-cupcakes si vede dal mattino.

Fotografia: S. De Leonardis
Mi rendo conto che sono passati mille anni dall'ultimo post ma non credevo che gli impegni potessero invadere cosi tanto la mia quotidianità! Con ciò non mi sto giustificando, anzi sono solo felice di avere tanto da fare così quella volta in cui posso dedicarmi a scrivere una ricetta, mi godo il momento con estremo piacere. La cucina poi si sa, RILASSA ed è per questo che ho deciso di postare una ricetta che ispiri tranquillità e che ricordi  i risvegli domenicali con tutta la famiglia (stile mulino bianco) ma poiché a noi i marchi da industria pieni di conservanti e di iso-malto-fuffa-destrosi non ci piacciono, il dolce da accompagnamento ce lo facciamo in casa, alla vecchia maniera! Per rendere la cosa ancora più interessante cambiamo la forma di quella che potrebbe essere la solita ciambella e rendiamo tutto mono-porzione, magari a forma di CupCakes anche se di CupCakes nell'impasto non c'è nulla! Se consideriamo che pochi conoscono la differenza tra dolce normale, cupcakes, muffin etc etc e che ai bambini, mariti, amanti e amici basta rallegrarsi mangiando un qualsiasi soffice impasto, allora il peso del tranello scende giù ancora più facilmente.

Ingredienti
q.b di zucchero a velo
2 uova
1 tazza di zucchero
1 vasetto di yogurt
1 bustina di lievito in polvere
400 gr di farina
mezza tazza di latte
mezza tazza di olio di semi di mais

Procedimento:
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata con il lievito, lo yogurt, il latte e mescolare energicamente per evitare la formazione di grumi. Versare l'olio di semi ed incorporare delicatamente in modo che si assorbi completamente. Riempire gli stampini da CupCakes e informare per 25/20 minuti a 180 gradi. Spolverare con zucchero a velo.

E' possibile aggiungere a questo fantastico impasto qualsiasi ingrediente che sia di vostro gradimento: cannella, pezzi di frutta fresca, cacao, marmellata, pinoli, uva passa e molto altro!
Buon inganno!

giovedì 4 agosto 2011

La frutta non va all'ultimo posto: pesto ai fichi.

Simpatici lettori,
qual è, il frutto più incredibile dell'estate? Per me il fico, indubbiamente.
Ne vado ghiotta ma come ogni cosa buona, anche il fico ha miliardi di calorie, circa 74 KCal per frutto.
Riflettendo su questa cosa mi è venuto in mente di fare qualcosa con il fico, una ricetta che avesse a che vedere con un primo o un antipasto, così al posto di mangiarlo alla fine di un pasto completo lo avrei mangiato durante, limitando un pò le calorie. 
Ho anche pensato che noi Italiani utilizziamo troppo la frutta a fine pasto (che non è il massimo dal punto di vista nutrizionale) e che dovremmo invece sfruttare diversamente i dolci doni della natura. In poche parole: LA FRUTTA NON VA ALL'ULTIMO POSTO o meglio non sempre.
Mi sono quindi inventata un pesto, spulciando tra qualche ricetta qua e là.

Ingredienti (non ci sono le quantità perché ho fatto tutto ad occhio, aggiungendo e aggiustando)
q.b di basilico
q.b di olio
q.b di sale fino
1 manciata di pinoli
1 manciata di pecorino stagionato
2 cubetti di ghiaccio
6 fichi verdi maturi

Procedimento:

Tostare i pinoli per 2 minuti, frullarli con le foglie di basilico, il ghiaccio (che serve per mantenere il colore verde della clorofilla nelle foglie),  l'olio e il sale. Aggiungere i fichi e infine il pecorino stagionato.
Mettere da parte il composto, preferibilmente in frigorifero.
Scegliere il formato di pasta; io ho usato gli spaghetti, perché sono lisci e trattengono bene un sugo cremoso e non molto omogeneo come questo ai fichi.









mercoledì 20 luglio 2011

Leggi tra le righe: millestrati di melanzane e bovina.

Amici, semplici lettori, appassionati visitatori,
luglio è un mese troppo caldo per stare davanti ai fornelli, ma per una studentessa come me, che trascorre le giornate leggendo mille libri, è solo un piacere svagare la mente cucinando. Il piatto di oggi infatti nasce dalle varie riflessioni che mi capita fare nelle ore di studio, non è legato a nessuna ricetta in particolare; nonostante questo ho cercato di regolarmi nelle dosi e negli ingredienti per riportare una valida testimonianza scritta. Il piatto in questione è un secondo composto; composto perchè la carne che è l'elemento principale porta con sé della verdura, in particolare un bella melanzana...

Ingredienti per 2 persone:
250 gr di macinato bovino
1 melanzana tonda (globosa)
1/4 di cipolla grande bianca
1 manciata di farina
q.b di pepe
q.b di tabasco
q.b di rosmarino
q.b di burro
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva

Procedimento
Tagliare 6 fette spesse 2 cm l'una di melanzana, cospargerle di sale e metterle a riposare con un velo di carta assorbente, in modo da far uscire tutta l'acqua di vegetazione.
Tagliare la cipolla per formare un trito e aggiungerla al macinato insieme al pepe, 2 gocce di tabasco, rosmarino, un cucchiaino di olio e sale (circa 3 gr). Mescolare per bene fino ad ottenere un composto omogeneo, denso, in cui non è possibile distinguere i singoli condimenti. Mettere in frigo a riposare. 
Cuocere le melanzane su piastra senza aggiungere sale e metterle da parte. 
Prendete il macinato dal frigo e formate delle piccole palline, cospargetele di farina e schiacciatele con le mani oppure con un mattarello. Lo scopo è quello di formare 6 piccoli hamburger. Potete aiutarvi anche con un bicchiere per dare una forma tonda regolare. 
Per la cottura degli hamburger utilizzate la stessa piastra che avete adoperato per le melanzane ma in questo caso versate un pò d'olio così eviterete di far attaccare la carne e di renderla troppo secca. Non appena si saranno cotti, cioè quando avranno un colorito ambrato/marroncino, poneteli su di un piatto alternandoli con le fette di melanzane. Melanzana, carne, melanzana, carne e così via... Precisamente 3 melanzane e 3 hamburger per piatto. Guarnite con del sugo di pomodoro estivo, magari un coulis!






Fotografia: S.De Leonardis

martedì 19 luglio 2011

Calamari gialli fritti alla fermata del bus

Amici lettori, 
la ricetta di oggi è estremamente semplice, come gli ingredienti che la compongono e come il luogo dove ho avuto il piacere di impararla. Si tratta di Calamari fritti ripieni di Feta Greca a cui io ho dato un simpatico nome rifacendomi al  titolo di un famoso romanzo dal nome "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle stop"; si perchè questo piatto l'ho visto proprio mentre ero seduta nel caffè della mia isola greca preferita: Kos. In questo posto fantastico ci sono miliardi di ristoranti diversi che propongono una varietà di piatti tipici, alcuni troppo adattati al palato dei turisti e che poco ricordano la tradizione greca. Ritornando ai nostri calamari, posso dire che sono uno dei miei piatti preferiti ma non sono sempre facili da fare perchè c'è bisogno di calamari abbastanza grandi che in una città distante dal mare come la mia, sono difficili da trovare. 


Ingredienti:
2 Calamari abbastanza grandi
200 gr di Feta greca
1/2 confezione di panna da cucina
1 cucchiano d'origano
1 gr pepe nero macinato
q.b di farina per l'impanatura
q.b di olio per friggere
q.b di spago per alimenti


Procedimento:
Pulire i due calamari privandoli della viscere e dell'osso interno, eventualmente eliminare anche lo strato di pelle superficiale al fine di ottenere un colore omogeneo per tutti i calamari, lavarli e metterli da parte. Preparare la farcia, mescolando la feta con la panna fino ad ottenere un composto abbastanza denso, condirlo con origano, pepe e anche un pizzico di sale. Bisogna prestare molta attenzione perchè la feta ha una forte acidità e il sale da un lato può accentuarla magnificamente ma se usato in eccesso può causare gravi danni! 

Fotografie: S. De Leonardis
Fotografie: S. De Leonardis
Una volta pronto il composto, si può usare per farcire il calamaro; usate un cucchiaino. Chiudete l'estremità del calamaro con dello spago e fate un paio di buchini con lo stuzzicadente sulla pelle per evitare che in cottura scoppi! Ora passate alla cottura. Cospargete  il calamaro di farina e dopo aver tolto quella in eccesso immergete in olio bollente. Per l'impanatura ho usato anche la tipica formula "uovo-pan grattato" ma il risultato è stato troppo pesante!
Buon appetito!

IL RITORNO

Cari lettori, amici,
sono anni che non accedo più al mio blog, un pò per pigrizia, un pò perchè il tempo libero è sempre meno quando si cresce. Considerando che ho scritto il primo post a 17 anni ed ho adesso ne ho quasi 21 direi che il tempo è passato ed anche velocemente! La mia cultura gastronomica è cresciuta e si è ampliata; ho fatto in modo che questa passione che mi porto dietro dalla nascita diventasse parte del mio quotidiano, infatti mi sono iscritta al Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell'Università di Parma e nel frattempo ho fatto qualche corso di cucina... Ora mi sento più pronta e sopratutto più matura per parlare di cucina e in generale di gastronomia.
Quindi direi: RI-benvenuta ME!

Saluti.
Marty